Non ama l'ambiente clericale e oligarchico di Berna; nel gennaio 1797 si trasferisce a Francoforte, dove Hölderlin gli ha procurato un nuovo posto di precettore. Frattanto, sotto l'infuriare della guerra, la situazione a Jena si era fatta insostenibile anche economicamente e perciò H. passò dapprima a Bamberga, come redattore della locale gazzetta, e poi, in seguito a difficoltà e scontri con la censura, a Norimberga quale preside del liceo locale alla fine del 1808, rimanendovi fino al 1816. La prima è caratterizzata dalla presenza del simbolo che, col suo ambiguo accostamento di sensibile e spirituale, corrisponde a una concezione ancora inadeguata che lo spirito ha di sé. La logica speculativa per Hegel non deve soltanto superare i limiti delle logiche formali e trascendentali, ma anche quelli della metafisica. Logica e metafisica di Jena (1804-05), a cura di F. Chiereghin, traduzione, introduzione e commento di F. Biasutti, L. Bignami, F. Chiereghin, A. Gaiarsa, M. Giacin, F. Longato, F. Menegoni, A. Moretto, G. Perin Rossi, Verifiche, Trento 1982. – Studioso di Hegel e delle sue dottrine (v. la voce prec.). Nelle due prime parti infatti vengono considerate quelle nozioni che costituiscono l'ossatura del pensiero metafisico e scientifico (dalle nozioni più astratte come l'essere, il nulla, il divenire, a quelle della qualità e della quantità, alle categorie in senso kantiano, ai grandi principî logico-metafisici come quello di identità, contraddizione, ragion sufficiente, ecc.). Anche la religione poi presenta uno sviluppo storico necessario che porta dalle religioni determinate alla religione assoluta, quella cristiana, suo culmine e compimento. di C. Vittone, Feltrinelli, Milano 1981. Lezioni di filosofia della religione, a cura di R. Garaventa, S. Achella, 2 voll., Guida, Napoli 2003-08. La comprensione di questa unità e identità di soggetto-oggetto rappresenta il punto di approdo della Fenomenologia, la quale ha, come compito, di portare la coscienza naturale dal punto di vista del senso comune e dell'intelletto riflettente a quello del pensiero scientifico e filosofico. Per Kant, infatti, il pensare è l'attività dell'intelletto, dunque di qualcosa che si arresta a determinazioni finite, a opposizioni assolute fra determinazioni, per cui non è in grado di cogliere l'unità di determinazioni opposte e quindi non è in grado di cogliere il concreto. L'Assoluto richiede un percorso che partendo da un'esperienza immediata e sensibile, solo con la riflessione dialettica, faticosa e razionale, può giungere a un'apprensione mediata e intellegibile. la Fenomenologia) e che dovrebbe esser seguito da una Filosofia della natura e una Filosofia dello spirito. Detti memorabili di un filosofo, Roma, Editori Riuniti, a cura di N. Merker, Roma, Editori Riuniti, 2017. Nel 1796 conclude La positività della Religione Cristiana, pubblicata da Herman Nohl nel 1907. Nel 1827 uscì una seconda edizione notevolmente accresciuta dell'Enzyklopädie a cui seguì una terza nel 1830; di questi anni sono anche alcuni saggi comparsi nella rivista Jahrbücher für wissenschaftliche Kritik, pubblicata da H. insieme ad alcuni allievi. Per Hegel, infatti, la metafisica presenta due grandi difetti: (1) tratta i suoi oggetti con categorie del pensare finito tipiche dell'intelletto, arrestandosi alle opposizioni fra determinazioni di pensiero; (2) è compromessa con forme rappresentative (come Dio, l'anima etc.) L'esigenza della costruzione di un sistema, come organizzazione ordinata ed universale del sapere, rispondeva nell'ambiente romantico-idealistico: Sin dagli Scritti teologici giovanili Hegel si oppone energicamente al cosiddetto "principio del nord", a quella separazione tra ideale e reale che era tipica del kantismo e che non lasciava spazio alla conoscenza del Reale, inteso questo come l'Intero dal quale la Ragione traeva il suo senso e il suo perché: Per Hegel il presupposto della verità della conoscenza è un monismo assoluto di forme spirituali che si evolvono e si assolutizzano in un'unicità diveniente continua, dove il materiale e lo spirituale sono indistinguibili e connessi in un continuo superamento di "momenti" necessari del divenire storico per mezzo di una fenomenologia dove ciò che è posto trova la sua negazione e poi il suo superamento in una nuova figura (o appunto "fenomeno"). Lineamenti di filosofia del diritto, a cura di G. Marini, Laterza, Roma-Bari 1990. Sulla base degli appunti di K. G. van Griesheim, H. G. Hotho e F. C. H. V van Kehler, a cura di K.-H. Ilting, K. Brehmer, H. N. Seelmann, introduzione di S. Della Valle, Einaudi, Torino 2001. (Nel volume si pubblicano le traduzioni di alcuni testi dedicati a Giordano Bruno composti da Hegel e da Dilthey). L'articolazione interna è molto complessa, dal momento che Hegel stesso ha fornito due diversi modi per dividere l'opera, che si presentano assieme nella versione definitiva. Georg Wilhelm Friedrich Hegel foi um filósofo germânico. 1984). Freimaurerei (Massoneria) di Der Grosse Brockhaus lo dà come massone[27], della quale Hegel sarebbe stato membro come Fichte, vicino alla tomba del quale viene sepolto secondo la sua volontà, nel Cimitero di Dorotheenstadt. Di diverso tenore le critiche di Karl Marx e Ludwig Feuerbach, i quali rimproveravano a Hegel il suo ideologismo, il fatto che questi facesse discendere la realtà dall'idea, mentre secondo loro sarebbe la base materiale, economica e storica, a generare quella teoria che poi, a sua volta, tornerà a modificare la prassi. Nello specifico la Logica, che costituisce la prima parte della filosofia (seguita dalla Filosofia della natura e dalla Filosofia dello spirito) ha come proprio oggetto di indagine il pensiero in quanto pensiero puro: "Nella logica abbiamo a che fare con il pensiero puro, ossia con le determinazioni pure del pensiero. Professori di diritto e di teologia vengono allontanati dalle loro cattedre. English: Georg Wilhelm Friedrich Hegel (1770–1831) was a German philosopher. Il testo della prima edizione (1812), invece, è disponibile in traduzione italiana come: A conferma del fatto che la logica speculativa costituisca un superamento della metafisica si può riferire il fatto che Hegel stesso ha esplicitamente abbandonato il progetto di scrivere una metafisica con la stesura della Fenomenologia. Influenza molto importante ha la frequentazione con il futuro grande poeta Friedrich Hölderlin, di cui diviene intimo amico,[13] e Schelling, con i quali condivide per alcuni anni la camera e celebra gli anniversari della Rivoluzione francese. Ad agosto parte per Parigi, dove è ospite dello storico e filosofo Victor Cousin. Filosofia, come sistema della razionalità, e storia della filosofia vengono così a coincidere, ma questa coincidenza non va però in nessun modo intesa come un ritrarsi della filosofia in sé stessa, quale sapere concettuale, poiché la filosofia è veramente tale solo in quanto è il "proprio tempo appreso con il pensiero". [47] Essa infatti non è autenticamente hegeliana,[48] ma è il risultato delle sistematizzazioni e semplificazioni scolastiche di Hegel[49]. Hegel invece, sostenendo che la realtà è intimamente contraddittoria, si è sottratto ad ogni logica e quindi, con fare disonesto, al rischio stesso di poter essere confutato. In filosofia, rapporto immediato e diretto tra soggetto pensante e oggetto; questo rapporto può essere poi inteso come semplice presenza dell’oggetto alla mente o come immedesimazione del soggetto nell’oggetto. Compiuti gli studi classici a Stoccarda, si iscrisse all'Università di Tubinga, dove strinse amicizia con il filosofo Friedrich Schelling. 2018. Alla morte del padre, avvenuta all'inizio del 1799, H. si trovò a disporre di un piccolo patrimonio che gli consentì di ripensare alla carriera universitaria e di trasferirsi a Jena, dove allora insegnava Schelling, con il quale doveva stabilire in quegli anni una proficua collaborazione, culminata nella pubblicazione della rivista Kritisches Journal der Philosophie (1802-03). Nel 1796 tornò a Stoccarda e successivamente si occupò di nuovo come precettore, questa volta a Francoforte, dove ritrovò l'amico Hölderlin. Hegel, Georg Wilhelm Friedrich: Filosofo tedesco (Stoccarda 1770-Berlino 1831). Inoltre un grande debito Hegel lo ha anche nei riguardi di Fichte (da cui riprende appunto i tre momenti dialettici di tesi, antitesi e sintesi) e, in misura inferiore, verso Schelling (per quanto concerne la filosofia della natura). Lezioni sulla filosofia dello spirito (1827-1828), a cura di R. Bonito Oliva, Guerini, Milano 2000. «Il bocciolo dilegua nel dischiudersi del fiore, e si potrebbe dire che quello viene confutato da questo; allo stesso modo, la comparsa del frutto mette in chiaro che il fiore è un falso modo di esistere della pianta, e il frutto ne prende il posto come verità di essa. di A. Moni, revisione della trad. Diritto naturale e scienza dello stato, a cura di V. Cicero, Bompiani, Milano 2006. Scoperta e conclusione della fenomenologia è quindi che l'assoluto, lo spirito, non è soltanto sostanza, ma soggetto, ossia principio del proprio movimento, un movimento che ha lo scopo di portarlo al sapere assoluto. Hegel ‹héeçël›, Georg Wilhelm Friedrich. Per Hegel, al contrario, il pensare è un che di oggettivo, qualcosa che non si esaurisce nell'attività del soggetto. Tale riflessione sulla storia e sul destino dell'uomo si collega strettamente a quella sulle condizioni della Germania, dove H. constata una completa dissoluzione dello stato dovuta a una concezione puramente astratta del diritto, e all'assenza di una più diretta partecipazione delle vive e concrete forze politiche alla vita statale. È su questa strada speculativa che si determina la nuova definizione dell'Assoluto come unione di finito ed infinito ma anche come non-unione, opposizione di finito ed infinito e immanenza dell'Assoluto nel mondo. Born on 27 August 1770 in Stuttgart, Württemberg, Germany, Georg Wilhelm Friedrich Hegel was a philosopher, author, and a key component among classical German philosophers. Nonostante abbia goduto di ampio consenso per quasi tutto l'Ottocento, Hegel e la sua filosofia sono stati oggetto di numerose critiche. Studia, in particolare, i classici greci, gli illuministi, Kant e i kantiani; il 27 settembre 1790 conclude il primo biennio di studi, conseguendo il titolo di Magister philosophiae; il 20 settembre 1793 conclude gli studi ottenendo il titolo di Kandidat; il giudizio ottenuto in filosofia è lusinghiero: Philosophiae multam operam impendit, ossia "si è impegnato nella filosofia".[14][15]. (...) L'opposizione di filosofia idealistica e realistica è quindi priva di significato. 768. Il 24 gennaio 1818 è nominato professore di filosofia nell'Università di Berlino: nella prolusione del 22 ottobre esalta lo Stato prussiano ed entra in polemica con il giurista Friedrich Carl von Savigny e con il filosofo e teologo Friedrich Schleiermacher. Lezioni su Platone (1825-1826). 1830, § 19). Come appare già dai Theologische Jugendschriften e diventa peraltro sempre più chiaro ed esplicito negli scritti di Jena, per H. i problemi storico-politico-religiosi possono trovare soluzione solo attraverso una rinnovata concezione della filosofia e della ragione come superamento e integrazione delle prospettive limitate e unilaterali. Le orbite dei pianeti, a cura di A. Negri, Laterza, Roma-Bari 1984. Oltre al motivo storico della censura, vi è anche ravvisabile la volontà - analogamente ad Aristotele - che la filosofia sia all'interno di un percorso iniziatico, in cui il sistema completo, la verità intera, è mostrata a pochi. Antigone, a cura di E. Virgili, Milano, AlboVersorio, 2014. Il 18 ottobre, di ritorno a Berlino, incontra Goethe a Weimar; discutono della dialettica ed Hegel dice che essa non è altro che lo spirito di contraddizione insito in tutti gli uomini, disciplinato in regole definite. I principi di Hegel, a c. di E. De Negri, Firenze 1949. Il metodo è l'idea stessa: la forma pienamente adeguata al contenuto. Eticità assoluta e diritto positivo. Filosofia in primis e, in seconda battuta, religione e, infine l'arte, sono tre momenti dello Spirito assoluto dopo lo Spirito soggettivo e quello oggettivo (con l'eticità che costituisce la sintesi della moralità e del diritto; quest'ultimo è il più astratto).