La logica speculativa per Hegel non deve soltanto superare i limiti delle logiche formali e trascendentali, ma anche quelli della metafisica. La Scienza della logica ha come oggetto il pensiero puro, essa è "la scienza dell'idea pura, dell'idea nell'elemento astratto del pensiero" (Enc. ... Però in secondo luogo, [b] ciò che è in sé viene all'esistenza, si sviluppa, prende forma, pone se stesso in modo tale da darsi come qualcosa che contiene una differenza ... esiste con riferimento a ciò che è altro. Georg Wilhelm Friedrich Hegel. Georg Wilhelm Friedrich Hegel. Hegel invece, secondo Popper, ha attribuito alla realtà le caratteristiche della logica astratta, in maniera assurda, trasferendo le contraddizioni logiche dal pensare all'essere e sostenendo, come poi avrebbe fatto Marx, l'"oggettività" del negativo. Il pensare costituisce l'anima immanente delle cose: la realtà è identità di pensiero ed essere, e quindi il reale è razionale, nel senso in cui si dice che ci sono leggi nella natura, che c'è della ragione nel mondo, che le cose in generale obbediscono a principi e a regole. il capitolo dedicato ad "Aristotele" in G. W. F. Hegel. Filosofia dello spirito jenese, a cura di G. Cantillo, Laterza, Roma-Bari 2008 (ed. m. -i), non com. In questo senso H. critica la riflessione e l'intelletto come sapere puramente finito, per affermare il loro superamento in un "sistema", inteso come espressione di una più profonda nozione di verità come totalità che ricomprende in sé, come suoi momenti, le diverse prospettive che l'intelletto aveva fissato nella loro accidentalità e particolarità. Se Hegel attribuisce il pensiero al mondo, ciò non significa che voglia attribuire "coscienza alle cose naturali"[41]; infatti, solo l'uomo, per Hegel, ha coscienza e possiede il pensiero nel senso di attività di coscienza. Filosofia della natura. Di questi fermenti sono permeati i cosiddetti Theologische Jugendschriften dove emerge già la tendenza a considerare gli avvenimenti dal punto di vista dello "storico pensante" cogliendone significati storico-speculativi che vanno molto al di là delle stesse intenzioni e, ancor più, della consapevolezza dei loro protagonisti. Lezioni sulle prove dell'esistenza di Dio, a cura di G. Borruso, Laterza, Bari 1970. His father, Georg Ludwig, was Rentkammersekretär (secretary to the revenue office) at the court of Karl Eugen, Duke of Württemberg. Georg Wilhelm Friedrich Hegel (AFI: ˈɡeːɔɐ̯k ˈvɪlhɛlm ˈfʁiːdʁɪç ˈheːɡl̩) (Stoccarda, 27 agosto 1770 – Berlino, 14 novembre 1831) è stato un filosofo, accademico e poeta tedesco, considerato il rappresentante più significativo dell'idealismo tedesco. Georg Wilhelm Friedrich Hegel (AFI: ˈɡeːɔɐ̯k ˈvɪlhɛlm ˈfʁiːdʁɪç ˈheːɡl̩) (Stoccarda, 27 agosto 1770 – Berlino, 14 novembre 1831) è stato un filosofo, accademico e poeta tedesco, considerato il rappresentante più significativo dell'idealismo tedesco. "[53], Dopo la morte di Hegel la prima edizione delle sue opere fu pubblicata da "un gruppo di amici dello scomparso":[62]. If you want to love you must serve, if you want freedom you must die. Lezioni del 1823-1824, a cura di M. Del Vecchio, Franco Angeli, Milano 2009. Oltre che dalla filosofia del suo tempo, la formazione intellettuale di Hegel è profondamente influenzata dallo studio della cultura e filosofia greca antica. Le maniere di trattare scientificamente il diritto naturale, a cura di M. Del Vecchio, Milano, Franco Angeli, 2011. Sua obra Fenomenologia do Espírito é tida como um marco na filosofia mundial e na filosofia alemã. Dunque, quando Hegel scrive che, «la scienza logica (...) costituisce la vera e propria metafisica[71]», intende dire che la Logica costituisce lo sviluppo e l'inveramento di quello che un tempo si chiamava metafisica[72], per cui, «... la vera e propria metafisica è la scienza logica.[73]». La filosofia dello spirito soggettivo considera le diverse forme di vita e attività dello spirito, da quelle più elementari della sensazione, o addirittura del sogno, a quelle più elevate di intelligenza e di volontà; anche qui, come già nella logica, si tratta però di uno studio dialettico, per cui quelle che nella tradizione filosofica erano state considerate come "facoltà" isolate, vengono invece considerate come momenti di uno sviluppo unitario che muove dalle zone più profonde e oscure della vita dell'anima e, attraverso il linguaggio, tende alle forme più alte di sapere (antropologia, fenomenologia, psicologia). Nel 1818 H. fu chiamato all'università di Berlino dove il suo insegnamento ebbe il massimo della risonanza e diede luogo alla formazione di una scuola di grande prestigio, pur tra le polemiche suscitate già in parte dai Grundlinien der Philosophie des Rechts (1821), e protrattesi sino ai giorni nostri, circa il carattere più o meno conservatore della sua concezione del diritto e dello stato. Prima ... Filosofo (Stoccarda 1770 - Berlino 1831). La storia appare così (nonostante tutti i suoi innegabili aspetti drammatici e tragici, le ingiustizie e le sofferenze, inspiegabili in una prospettiva puramente individuale e moralistica) come una vera "teodicea", ossia una giustificazione di quel disegno divino di liberazione dello spirito che tocca poi alla filosofia comprendere concettualmente quale spirito assoluto che coglie quel disegno, nella forma dell'arte mediante l'intuizione e nelle sue configurazioni sensibili, nella forma della religione con la rappresentazione, e nella forma della filosofia attraverso una conoscenza concettuale. Altro autore importante, seppur tipicamente in forma polemica, è Spinoza: per Hegel, infatti, uno dei compiti della filosofia è quello di superare la tesi spinoziana per cui "l'Assoluto è sostanza" (come avviene anche in Schelling) e svilupparla ulteriormente mostrando che "l'Assoluto è propriamente anche soggetto". Come il senso comune debba comprendere la filosofia, Pisa, ETS, 2017. Una vera conquista spirituale può avvenire soltanto nel mondo della storia e ad opera dello spirito. ... Nella logica i pensieri vengono colti in modo da non avere altro contenuto che quello appartenente al pensiero stesso e prodotto da esso. Filosofia della natura. Nell'ambito dell'idealismo tedesco, Schelling sarà un severo critico di Hegel. € 10,99. Estetica. Non ama l'ambiente clericale e oligarchico di Berna; nel gennaio 1797 si trasferisce a Francoforte, dove Hölderlin gli ha procurato un nuovo posto di precettore. 101-29. Dell'assoluto, bisogna dire che è essenzialmente risultato, che solo alla fine è ciò che è in verità; e appunto in questo consiste la sua natura: essere qualcosa di effettivo, soggetto, o divenire-se-stesso. Georg Wilhelm Friedrich Hegel nasce a Stoccarda nel 1770 da una famiglia benestante e conformista. Nella Prefazione, che in realtà era pensata come prefazione all'intero sistema (e non esclusivamente alla Fenomenologia)[65], Hegel presenta alcune delle più note formulazioni delle sue posizioni filosofiche: la concezione della verità come intero (che comprende fine e attuazione del fine); la nozione di auto-movimento del concetto (o dialettica); la critica al metodo (in filosofia) e al formalismo matematico; la critica alla forma logica del giudizio e la nozione di "proposizione speculativa"; e infine la celebre concezione dell'assoluto come soggetto, e le relative critiche a Spinoza, Fichte, Schelling e i romantici. Solamente, l'organico come testé fu determinato è esso stesso proprio il fine reale; infatti, poiché l'organico "conserva se stesso" pur nel rapporto ad Altro, esso viene appunto ad essere quella naturale essenza in cui la natura si riflette nel concetto, e in cui i momenti di causa e di effetto, di attivo e di passivo, che nella necessità sono posti l'uno di fronte all'altro, vengono contratti in unità.[32]». Inoltre un grande debito Hegel lo ha anche nei riguardi di Fichte (da cui riprende appunto i tre momenti dialettici di tesi, antitesi e sintesi) e, in misura inferiore, verso Schelling (per quanto concerne la filosofia della natura). di C. Vittone, Feltrinelli, Milano 1981. [79] Alla rappresentazione hegeliana di un mondo retto dalla razionalità e da una finalità interna, Schopenhauer contrappone, infatti, quella di una realtà dominata da un cieco impulso irrazionale e da una pura volontà senza scopo. Tutta la filosofia secondo Hegel ha come proprio oggetto il "pensiero" (inteso nel senso di pensiero oggettivo). Aforismi jenensi (Hegels Wastebook 1803-1806), trad. or. e ambito dello spirito (io, soggettività etc.). Friedrich Wilhelm Joseph. [22] Il suo alloggio viene requisito e va a Bamberga per due mesi; tornato a Jena, pubblica nel marzo 1807 la Fenomenologia dello spirito con la quale, per le critiche che vi sono contenute, si consuma la rottura con Schelling. Philosophische Enzyklopädie = Enciclopedia filosofica (1808-09), testo tedesco con traduzione italiana a fronte, note e apparati in italiano, a cura di Paolo Giuspoli, Trento, Verifiche, 2006. La ragione è negativa e dialettica, perché dissolve in nulla le determinazioni dell'intelletto. Scrive Hegel: "Qualcosa è tolto solo in quanto è entrato nella unità col suo opposto. Lineamenti di filosofia del diritto. Search within book. Dopo aver compiuto gli studi ginnasiali nella sua città, entrò nel 1788 nello Stift di Tubinga, una sorta di seminario protestante, dove ebbe come condiscepoli Schelling e Hölderlin, con i quali strinse una viva amicizia e condivise gli ... Il più grande esponente dell'idealismo Heidelberg 1817/1818, a cura di P. Becchi, Istituto Benincasa, Napoli 1993). L'edizione comunemente utilizzata è quella in 20 volumi a cura di Eva Moldenhauer e Karl Markus Michel, basata sulla precedente: Una nuova edizione critica, basata su criteri strettamente filologici, è in corso di pubblicazione: La Fenomenologia dello spirito (Phänomenologie des Geistes) pubblicata a Bamberga il 1807 rappresenta la prima grande opera di Hegel. I principi di Hegel, a c. di E. De Negri, Firenze 1949. La dialettica non è un metodo, se con metodo si intende uno "strumento ... del conoscere"[53] qualcosa che resta esteriore al suo contenuto e si configura come una costruzione soggettiva: "il metodo è un conoscere che rimane esteriore al contenuto"[31]. La lezione del 1819-20, a cura di M. Del Vecchio, Franco Angeli, Milano 2007. Nello spirito oggettivo invece vengono studiate le forme in cui lo spirito si realizza come in una "seconda natura", ossia nel mondo della storia e delle istituzioni, anche qui secondo uno schema triadico per cui dal diritto astratto, come insieme di norme che regolano estrinsecamente la vita delle persone e i loro rapporti di proprietà, si passa alla morale come momento dell'universalità etica, per giungere all'eticità quale sintesi di diritto e di morale che si articola a sua volta nei tre momenti della famiglia, della società civile e dello stato. 1996). alla formazione di una cultura "libera" contro l'insegnamento ai fini di un'educazione specializzata e "pratica" come quella impartita nelle scuole, attraverso le quali i governi assolutisti formavano i loro funzionari; la necessità che questa cultura generale venisse organizzata in un'enciclopedia o in un sistema fondato sulla filosofia; infine che l’enciclopedia riguardasse soltanto le scienze, e non anche i "mestieri" come si era fatto, invece, nella Enciclopedia francese di Diderot e D’Alembert. Hegel, "La compagnia di Hegel è molto salutare per me. Questo movimento del pensiero è solitamente indicato dagli interpreti con il nome di "dialettica"; Hegel, però, parla più spesso di auto-movimento (o più semplicemente di movimento) del concetto[31]. (Nel volume si pubblicano le traduzioni di alcuni testi dedicati a Giordano Bruno composti da Hegel e da Dilthey). In questa più precisa determinazione di un che di riflesso, esso si può convenientemente chiamare momento"[56]. Il compito e la funzione della Fenomenologia consistono nel condurre la coscienza naturale e finita al punto di vista della scienza filosofica, ovvero al sapere assoluto (absolutes Wissen), ovvero dal conoscere finito al conoscere infinito; detto altrimenti, la Fenomenologia mostra il passaggio dall'opposizione ed estraneità del soggetto rispetto all'oggettività della coscienza finita, al riconoscimento da parte della coscienza di essere in identità e unità con la realtà. Estetica, a cura di N. Merker, N. Vaccaro, 2 voli., Einaudi, Torino 1976. di F. Biasutti, L. Bignami, F. Chiereghin, G. F. Frigo, G. Granello, F. Menegoni, A. Moretto, Verifiche, Trento 1987. Discorsi e relazioni (Norimberga 1808-1816), a cura di L. Sichirollo, A. Burgio, Franco Angeli, Milano 1985. or. Queste forme non si limitano a essere differenti, ma, in quanto reciprocamente incompatibili, si rimuovono a vicenda. Il manoscritto della «Bibliothèque Victor Cousin», a cura di D. Giugliano, Torino, Einaudi, 2017. L'idealismo della filosofia consiste soltanto in questo, nel non riconoscere il finito come un vero essere. Acquista online da un'ampia selezione nel negozio Libri. Ludwig assume il cognome della madre, Fischer, e lascia la Germania: arruolato nell'esercito olandese, morirà di malaria a Giakarta il 28 agosto 1831, pochi mesi prima del padre. e nota introduttiva di C. Cesa, Laterza, Bari 1968. Enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio, a cura di B. Croce, introduzione di C. Cesa, Laterza, Roma-Bari 2002 (ed. Il progetto inglese di riforma elettorale, in Scritti politici (1798-1831), a cura di C. Cesa, Einaudi, Torino 1972.